I L C A L C I O F I L O

La prestigiosa opinione di Beppe De Beppis e' tutti i giorni online

venerdì, novembre 23, 2007

Gli inglesi non sanno insegnare calcio

E' davvero incredibile. Solo nella scorsa primavera si celebrava il calcio inglese per aver portato 3 squadre in semifinale di Champions League. Da quel momento e' iniziato un crollo verticale davvero imbarazzante per la nazione che il calcio che lo porta nel sangue come la pioggia e il cattivo cibo. Non solo di quelle 3 squadre nessuna riusci' a vincere la Coppa ma ora e' arrivata l'eliminazione dagli Europei. L'Inghilterra e' la sola grande squadra a non avercela fatta, inoltre bisogna dire che se la sono proprio cercata perche' grazie a un miracolo delll'Israele (aveva fermato la Russia) era riusciti gia' a ribaltare una situazione che li vedeva estromessi dall'Europeo e per passare sarebbe bastato ora un pareggio in casa con la Croazia. Invece l'Inghilterra e' riuscita a morire un'altra volta ed il miracolo non si e' ripetuto. La Russia ha vinto ad Andorra e bye bye England. Il problema e' che gli inglesi non sanno piu' insegnare calcio, l'anno scorso delle quattro squadre piu' quotate ce c'erano tre con il tecnico straniero : Mourinho, Wenger, Benitez. Blocchi spagnoli e francesi per Liverpool ed Arsenal, ancora peggio per il Chelsea che e' un'accozzaglia di lingue in cui l'inglese e' poco parlato. Mourihno e' stato esonerato ma e' anche vero che la strada non sembra essere cambiata se e' vero che anche Manchester City e Totthenam hanno chiamato due tecnici stranieri (Eriksson e Juande Ramos). Il fallimento di McLaren era dunque molto piu' prevedibile di quanto si possa pensare, le ultime vincitrici di grandi tornei per nazioni (Grecia e Italia) hanno dimostrato che l'affiatamento e' piu importante a volte del tasso tecnico. Anche la recente storia della CL dimostra che a vincere sono spesso le squadre che hanno dei blocchi ben solidi al loro interno : il Barcelona 2006 aveva un blocco catalano dietro alle magie di Ronaldihno e a ai gol di Eto'o, il Milan 2007 aveva un gruppo italiano che gioca insieme da anni dietro ai giochi di prestigio di Kaka e Seedorf. L'unica strada per l'Inghilterra e' tornare ad insegnare calcio, non all'Europa ma nella sua stessa Premiere League.

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martedì, novembre 20, 2007

Il tombino e' mio e decido io

Questo e' il segnale dato dal Giudice Sportivo nella sentenza di ieri sui disordini di Atalanta-Milan. Urgono spiegazioni. Cosa si poteva fare di Atalanta- Milan ? Il regolamento parla chiaro, in caso di sospensione della partita decisa dall'arbitro la partita viene persa a tavolino dalla squadra i cui tifosi hanno causato la sospensione del match. Qualcuno ha parlato di questore ma e' evidente che e' stato uno scaricabarile. Chi ha visto la partita si e' accorto come l'arbitro dopo aver parlato con Doni ha iniziato a discutere con i giocatori del Milan, che volevano proseguire, quasi a convicerli che non era il caso.Inotre esiste un referto, che per definizione e' compilato dall'arbitro. Del resto i due tifosi atalantini che hanno sfondato la vetrata li abbiamo visti tutti, cosi' come abbiamo visto tutti i tifosi incappucciati e bardati di nerazzuro che "invitavano" Doni a chiedere la sospensione della partita. Il precedente e' stato creato, adesso qualunque tifoso puo' forzare il rinvio di una partita ed i motivi per farlo possono essere tanti (assenza di un giocatore importante, stanchezza della squadra dopo il turno di Coppa, squalifiche pesanti o magari il suo miglior amico ha perso il treno e non e' potuto andare allo stadio). Qualcuno ha scritto che dare a sconfitta all'Atalanta sarebbe stato crudele perche' la squadra non ha colpe, mi sembra umanamente comprensibile ma fino a quando c'e' la responsabilita oggettiva bisogna applicare il regolamento. La stessa responsabilita' oggettiva implica nel 99% dei casi delle decisioni "crudeli" o immeritate, eppure esiste e lo sapevano tutti. Che poi Ruggeri vada a fare proclami sulla sua pagina web non mi interessa, questa era una strumentalizzazione (evidentemente efficace per come sono finite le cose) e avevo messo in guardia i miei lettori a tempo debito.
L'Inter nel 2005 ha vinto uno scudetto arrivando terza e non meritandolo assolutamente per quello mostrato sul campo,un regolamento rienterpretato da Guido Rossi glielo ha assegnato, la societa' ed i tifosi l'hanno festeggiato e l'hanno ritenuto giusto. Gli stessi tifosi dell'Inter che ho incontrato ieri erano assolutamente convinti che il Milan non avrebbe dovuto vincere a tavolino perche' "non era giusto" per l'Atalanta. Sono altresi' sicuro che se in occasione del prossimo derby i tifosi rossoneri decidano di far rinviare la partita (perche' magari la squadra e' stanca al viaggio in Giappone), gli stessi tifosi interisti di prima chiederebbero la vittoria a tavolino senza troppi scrupoli e porsi problemi sul "non e' giusto". E il giudice sportivo come si comporterebbe? Ieri l'ha fatta veramente grossa.

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lunedì, novembre 19, 2007

Donadoni zittisce tutti, l'Inter non zittisce Adriano

Il Calciofilo e' stato fermo 3 giorni causa mio trasferimento in un altro Paese. Gli aggiornamenti continueranno adesso regolarmente.

L'Italia dimostra di essere la squadra piu' forte del mondo e si appresta a vincere il girone piu' difficile degli Europei con numeri da record. Solo la campionessa uscente del torneo ha fatto meglio ma aveva un girone sensibilmente piu' facile. Gattuso ha sbagliato a dire che l'Italia ha qualificato la Francia, in realta' i blues si sarebbero potuti qualificare anche con una vittoria della Scozia e quindi il discorso non regge. Il fatto poi che Domenech meriti di essere fatto fuori dal mondo del calcio e' assolutamente condivisibile , credo pero' che sia un bene che la federcalcio francese continui a confermarlo perche' con lui in panchina sono destinati solo a figuracce. Domenech e' la versione francese di Hector Cuper : un eccezionale perdente. Roberto Donadoni invece ha dimostrato di essere un potenziale vincente e soprattutto di sapersene fregare sia delle critiche (anche a me non piace molto) sia di quelli che gli danno del raccomandato facendogli pesare la designazione da parte del suo ex compagno di squadra Demetrio Albertini. Queste sono solo critiche di parte e fomentate dall'odio sportivo, la cosa buffa e' che vengono spesso e volentieri da una tipologia di tifoso che si indigna quando viene ricordato il percorso professionale del suo attuale allenatore. Inoltre questo stesso tifoso che dava del raccomandato al ct non trovava nulla di strano nel godere per uno scudetto assegnato da un uomo che a San Siro baciava e abbracciava Moratti ai gol dell'Inter. La stessa Inter che non e' riuscita a zittire l'ex calciatore Adriano, spedito in Brasile per non far danni ma che e'riuscito a farne appena sceso dalla scaletta dell'aereo. Una vera e propria umiliazione per la sua dirigenza. Su questa nuova puntata della telenovela ci sono inquietanti scenari all'orizzonte ma ne parlero' domani.

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giovedì, novembre 15, 2007

Atalanta : un bel gesto, ma solo quello

I giocatori dell'Atalanta hanno diffuso su Internet un documento firmato e controfirmato in cui invitano i tifosi violenti a starsene a casa. Pensavo che la lotta contro la violenza fosse qualcosa da sostenere a prescindere e non da certificare sul web. Il gesto dei bergamaschi e' senza dubbio notevole ed apprezzabile ma mi pervade il dubbio che dietro ci sia una motivazione piu' concreta e meno nobile orchestrata da quella vecchia volpe di Ruggeri. Sarebbe stato molto piu' utile ai fini di questa lotta, consegnare una lista di nomi e cognomi alla polizia. Sarebbe stata lei poi a impedire che la parte piu' pericolosa di essi, perche' non tutti gli ultras lo sono ed e' bene chiarirlo, assistesse alle partite della squadra.
Un invito del genere sul web fa sorridere, e' come lasciare le chiavi nel quadro della macchina ed attaccare un cartello sul parabrezza con scritto : "si prega di non rubare, non gradisco i ladri". Qualcuno potra' tacciarmi di poca sensibilita' ma sono onestamente stufo di queste ipocrisie da libro cuore. Certe piaghe si combattono soltanto con la fermezza e un pdf sul sito ufficiale ha il solo scopo di guadagnarsi qualche pagina sul giornale. Ad applaudire e a lodare l'iniziativa saranno soltanto quei tifosi che allo stadio non hanno mai fatto nulla di male prima d'ora e che avrebbero continuato a non farlo. Tutti gli altri non si fermano davanti alla legge italiana, figuriamoci davanti a un manifestino. L'obiezione che mi si puo' fare e' che comunque si tratta di una presa di posizione coraggiosa su un tema in questo momento caldo. Rispondero' che le prese di posizione vere ed efficaci sono ad esempio quelle prese da Galliani che tagliando i viveri a certe frange si e'guadagnato minacce e scioperi del tifo per la sua squadra. Sono altresi' sicuro che molti ultras non si definiscono violenti ma pensano di essere dalla parte della ragione nel lottare contro quelli che vedono come soprusi della polizia. Nella loro visione distorta delle cose non e' escluso che la vedano come legittima difesa e non come offesa. Io credo che si stia scrivendo troppo in questi giorni, si stanno criminalizzando ultras e poliziotti senza distinguere il marcio dal sano. La parte marcia di una mela la taglio io personalmente, non la invito ad autotagliarsi perche' so che non avra' effetto. E' pur vero che stiamo parlando di persone ma se il risultato ottenuto da Doni, a colloquio con la curva, e' stato quello di farsi strappare la promessa di far sospendere la partita (ossia accontentarli), mi chiedo cosa possa produrre una firmetta su Internet. Probabilmente l'obiettivo reale e' evitare la sconfitta a tavolino facendoci anche bella figura. La soluzione adottata lascia il tempo che trova, accontentiamoci del bel gesto.

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mercoledì, novembre 14, 2007

La situazione di Inter e Milan nel cinema di Leone

Ieri pomeriggio sono stato trascinato in una discussione cinematografica su due grandi film di Sergio Leone : "Il buono, il brutto, il cattivo" e "C'era una volta il West". Non sono impazzito di colpo, cito questa conversazione perche' nel dover analizzare la situazione di Inter e Milan mi sono reso conto che si possono azzardare analogie con i due capolavori in questione.
"C'era una volta il West" narra il passaggio dal vecchio west delle carovane al nuovo west dei treni a vapore. E' la fine di un'epoca molto affascinante ma segnata dai disordini ed il contestuale inizio di un' altra epoca forse un po' meno romantica ma con piu' benessere ed ordine. Per certi versi sembra il ritratto dell'Inter, una squadra capace di mutare completamente pelle dopo i fatti di Calciopoli. La squadra che collezionava delusioni ed amarezze e' diventata una corrazzata impressionante per quantita' e qualita' di vittorie. E' indubbio che la spinta di Calciopoli e' stata determinante e ha fruttato ai nerazzurri benefici immeritati ancor vivi e decisivi, e' pero' anche corretto dover rendere il merito a questa societa' di aver fatto delle scelte vincenti che hanno accompagnato questa spinta. Se i binari li hanno posati Guido Rossi e Borrelli, il vapore lo hanno messo Moratti e Mancini. L'Inter aveva quest'estate solo due scorie della vecchia era : Recoba ed Adriano. Il primo se ne e' andato e sta dimostrando che le paure di cederlo di Moratti erano del tutto ingiustificate, il secondo e ancora a libro paga ma non viene piu' considerato da nessuno (da antagonista di Sheva e' diventato l'antagonista di Ibou Ba). L'ultimo a dileggiarlo pubbicamente e' stato Eriksson e questo la dice lunga anche sul fatto che il brasiliano ha perso pure quel credito che miracolosamente conservava all'estero (a dire il vero piu' per loro disinformazione che per suoi meriti). Chiuso il capitolo dei pistoleri solitari che assalivano carovane senza troppa convinzione (i vari Zamorano, Kallon, Vieri, Martins) l'Inter ha inaugurato uno splendido treno che marcia poderoso tra una magia di Ibra ed una chiusura di Chivu. Un treno simbolo del cambiamento e del nuovo benessere nerazzurro. Il macchinista (Mancini) non sara' certo il migliore sulla piazza ma se il treno non si ferma non si puo' minimizzare il suo lavoro.

"Il buono, il brutto e i cattivo" e' invece un film che , sempre utilizzando molta fantasia, puo' descrivere l'attuale situazione del Milan. I rossoneri sono in una situazione stranissima : stravincono in trasferta partite insidiose e si fermano in casa la domenica dopo contro squadre che lotteranno per non retrocedere. Questa girandola di segnali contrastanti si deve secondo me alle diverse sfaccettature che compongono la squadra di quest'anno.
Il buono : Kaka vincera' il pallone d'oro ed e' un grande riconoscimento per la squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta oltre che uno stimolo per lui per continuare su questi livelli; attualmente e' senza dubbio il piu' forte giocatore del mondo. Nel "buono" inserirei anche l'imminente rientro di un campione come Ronaldo e la speranza che tutti i complimenti che si sprecano su Pato "formato allenamento" trovino poi conferma in quello che si vedra' sul campo. In ogni caso c'e' da avere speranza che qualcosa li' davanti possa cambiare.
Il brutto : il gioco del Milan degli ultimi tempi e' quanto di piu' noioso, prevedibile ed inutile si possa vedere sui campi di calcio. Le partite casalinghe sono davvero soporifere e anche quelle vinte in goleada non soddisfano mai del tutto il palato dei tifosi (un tempo su due e' spesso sulla falsariga del gioco offerto in casa). La cura : Ancelotti deve cambiare modulo, non e' possibile presentarsi sempre con gli stessi meccanismo davanti ad allenatori che hanno avuto 5 anni di tempo per studiarlo e prendere le opportune contromosse.
Il cattivo : alcune scelte societarie' sono assolutamente sbagliate, non e' possibile affidare ruoli decisivi e strategici come il gioco sulle fasce e la finalizzazione a gente o troppo vecchia o troppo incostante.Tra Cafu, Favalli, Serginho, Maldini almeno tre sono di troppo, questo non vuol dire che si tratta di giocatori scarsi (Maldini e Cafu resteranno tra i migliori laterali della storia del calcio) ma che bisogna avere il coraggio di guardare al futuro con un progetto serio e medio-lungo termine. In attacco ci sono due giocatori fortissimi ma con troppi acciacchi (Ronaldo ed Inzaghi) ed un paio di oggetti misteriosi anche se per differenti motivi (Pato e Gilardino). Manca insomma un attaccante sul quale si possa contare sempre e comunque, manca lo Sheva del recente passato o il Weah o il Bierhoff di quello un po' piu' lontano. Se la societa' capira' che la strada intrapresa quest'estate e'stata cattiva allora gli bastera' poco per poter tornare competitiva anche in campionato. L'ossatura va benissimo , bisogna pero' prendere : un portiere , un attaccante che dia garanzie per almeno 30 partite l'anno e delle riserve all'altezza.

Mentre l'Inter continua la sua corsa verso orizzonti lontani e su solidi binari, ai tifosi del Milan non resta che sperare che anche nella realta', come nel film, alla fine dell'anno prevalga il buono.

Beppe De Beppis

p.s. in questi giorni e' in atto sul web una fastidiosa questione. Il sottoscritto e' stato inserito da qualcuno su Wikipedia e lo ringrazio pubblicamente. I gestori di tale sito ritengono che Beppe De Beppis, Il Calciofilo ed i suoi lettori siano "dei dubbi enciclopedici". Questa definizione mi offende, in quanto di dubbioso in noi e voi non c'e' proprio nulla. Il Calciofilo e' questo, nudo e crudo. Se volete partecipare alla discussione andate pure su http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_De_Beppis , cliccate in alto su "discussione" e inserite un commento (positivo o negativo che sia non mi interessa, e' importante solo che i tanti "dubbi enciclopedici" facciano sentire la loro voce). Per scrivere non dovete registrarvi, basta cliccare su quel "+" che vi apparira' nel menu in alto alla pagina in cui sarete indirizzati dopo aver cliccato su "discussione". Vi ringrazio per l'attenzione. BdB

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martedì, novembre 13, 2007

Gita a New York tra i paradossi del sistema-calcio

Sono riusciti a confezionare un capolavoro dell'inutilita'. Non so se ambiscono a finire in qualche museo tra un latta di pomodoro o una scatola di cereali o semplicemente han deciso di partecipare a qualche classifica del David Letterman Show. Sono stato a New York, c'erano grandi artisti da onorare. La Melandri esauriti carri su cui saltare ha deciso di optare per una nuova forma di arte moderna : dire cose inutili spacciandole per soluzioni drastiche e coraggiose. Il tutto condito dall'espressione grave della maestrina che sculaccia gli alunni testardi. Pop art. Caro Andy, fai spazio a Giovanna. Invece di interrogarsi ed interrogare su perche' un poliziotto spara volontariamente contro un obiettivo non pericoloso, la nostra Lara Croft dei campi da gioco propone una chiusura a tempo indeterminato del calcio. Sono sicuro che gli ultras si sdraieranno tristi sulla branda e fisseranno il soffitto capendo che sono stati cattivi e che devono cambiare. Come opera non male, vi trovo vene di dadaismo, anche se continuo a preferire l'orinatoio di Duchamp. Lasciata la sala del MoMa (museo d'arte moderna) continuiamo la nostra passeggiata per New York fino ad arrivare nella mitica Broadway. Affascinati da luci e locandine, varchiamo la porta dell'Ed Sullivan Theater e ci godiamo l'ospitalita' di David Letterman. La classifica di oggi e' : "le 10 sospensioni dimostrative meno dimostrative della storia". Subito dopo gli scioperi dei benzinai (6 distributori su 10 aperti lo stesso e gli altri 4 con il self service) si classifica il presidente della FIGC, Abete. Non solo non ha capito che sospendere il campionato non ha senso ma lo lo fa anche durante l'unica domenica in cui per diverse ragioni non si sarebbe giocato ne' in serie A (Nazionale) ne' in serie B (sciopero per i diritti tv). Che prova di forza, niente male. Fossi il direttore di un giornale non darei nemmeno spazio a queste dichiarazioni, al massimo ricaverei una colonnina tra le vignette e il sodoku. New York e' un gran casino, sembra quasi la Roma di domenica scorsa. Siamo arrivati a Manhattan, allungo qualche dollaro al tassista sonnolento e sconsolato guardo in direzione di Ground Zero. Pensando alle istituzioni del calcio all'italiana non ho trovato posto piu' adatto in cui recarmi.

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lunedì, novembre 12, 2007

Quando guardie e ladri si confondono

Potrei iniziare questo articolo come faranno in molti. Ipocrisie del tipo : "il calcio e' malato", "dove stiamo andando?", "bisogna fare tutti un'esame di coscienza", "fermiamo il baraccone", bla bla e ancora bla. Cerchiamo un altro incipit.

Il pallone e' la panacea di tutti i mali. Non importa che siano mali veri o immaginari, questa bella sfera di cuio contiene abbastanza spazio per poterci infilare i nostri stracci piu' vecchi come in un consumato puff da teteria araba, e' abbastanza gonfio da poterlo riempire della nostra sporcizia come si fa sotto quei maestosi tappeti di polverosi salotti signorili. Uno squalo sta divorando tutti i pesci ma non potendo catturarlo ci accontentiamo del pesce palla, e' buffo e stupido, si accollera' la colpa. Il pallone e' un idolo pagano, un oggetto rotolante con lo strano potere di plagiare le nostri menti. Ed e' cosi' che un tranquillo ragazzo di buona famiglia decide, ammaliato da questo ammasso di cuoio, di gettare la stilo e comprare un coltello, di smetterla di aiutare il babbo a sradicare le erbacce dell'orto e dedicarsi all'estirpazione di maligni tombini. Addirittura il pallone e' capace di dar forza! Un anonimo impiegato che fatica a portare una confezione d'acqua da 6 dal supermercato alla macchina, grazie ai benefici della dea sfera sfonda pareti di pexiglass con la forza di un leone. Se non ci fosse il pallone non esisterebbero i coltelli..ah se non ci fosse il pallone. Ne sanno qualcosa i romani che nei giorni di festa si dedicavano al balletto o i cavalieri medievali che il giorno delle giostre giocavano a nascondino. Pallone, pallone cosa stai facendo. Basterebbero milioni di aghi messi in azione in una notte per rendere inutili persino le carceri. Che mondo fantastico sarebbe. Ho un'idea : organizziamo una notte dei lunghi aghi. PUFF! La delinquenza non c'e' piu'! E' spendibile anche come slogan da pubblicita' progresso, meraviglioso. Invece purtroppo si andra' avanti cosi', corrotti da questa magica sfera che si e' impossessata del nostro intelletto. Allora non resta che goderci questo spettacolo di guardie e ladri, tutori dell'ordine contro ultras. Del resto se le guardie per un giorno decidono di riscattarsi ed indossare il poncho di Clint Eastwood e'solo una conseguenza dei malefici del dio palla. Maledetti spicchi!!E dire che tutte le guardie sono buone, odiano e ripugnano le armi, il loro sogno e' solo quello di diventare star della musica, magari in divisa ed in compagnia di un elettricista e un indiano. Ecco!! Sara' la vicinanza dell'indiano a risvegliare questo sogno di vaste praterie e di villaggi fantasma. Siamo tutti buoni e senza vizi, guardie buone e ladri di buona famiglia, dal lunedi al sabato ovviamente. Poi l'animo umano cambia, licantropo in una notte di luna piena (la forma se ci pensate e' la stessa). Chi e' il ladro? Chi e' la guardia? E' colpa del pallone o di chi conserva i ladri e alleva le guardie?Perche scateni questo odio, perche' il solo portare una sciarpa in tuo onore ci deve trasformare in vittima o carnefice a seconda da chi e' il ladro di turno? Deve proprio avere un potere enorme se e'capace di avere la meglio sull'integerrimo animo umano e politico! Dan Brown non ha capito niente, il pallone e' il Santo Graal e le nostre guardie&ladri sono solo le sue vittime. Ciao dj Gabbo Sandri, ciao ispettore Fiippo Raciti : portatevi un pallone.

Beppe De Beppis

p.s. in questi giorni si sta svolgendo sul web una fastidiosa questione. Il sottoscritto e' stato inserito da qualcuno su Wikipedia e lo ringrazio pubblicamente. I gestori di tale sito ritengono che Beppe De Beppis, Il Calciofilo ed i suoi lettori siano "dei dubbi enciclopedici". Questa definizione mi offende, in quanto di dubbioso i noi e voi non c'e' proprio nulla. Il Calciofilo e' questo, nudo e crudo. Se volete partecipare alla discussione andate pure su http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_De_Beppis , cliccate in alto su "discussione" e inserite un commento (positivo o negativo che sia non mi interessa, e' importante solo che i tanti "dubbi enciclopedici" facciano sentire la loro voce). Per scrivere non dovete registrarvi, basta cliccare su quel "+" che vi apparira' nel menu in alto alla pagina in cui sarete indirizzati dopo aver cliccato su "discussione". Vi ringrazio per l'attenzione. BdB

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domenica, novembre 11, 2007

RICOMINCIAMO

Ci eravamo lasciati un anno fa, alla vigilia dei Mondiali tedeschi, poi vinti. Eravamo su un sito nuovo di zecca, creato dopo il successo di questo blog. Poi improvvisamente la chiusura. In centinaia mi avete chiesto il perche' e mi avete esortato inquesti mesi a riprendere il timone. Non era il momento. I fatti di Calciopoli nella loro sfaccettatura giornalistica mi hanno fatto ribrezzo, il servilismo miedatico mi ha fatto capire che era il momento di protestare nella forma piu' efficace : il silenzio, la dissociazione da certa categoria. Ho ripreso dunque a scrivere i miei interventi su Usenet fino al'ultimo di stamattina incentrato sulla Liga Spagnola. Dopo qualche ora i fatti di Arezzo e poi di Milano, Bergamo, Roma. Ho capito che bisogna alzare la voce con forza ed efficacia, tornare a parlare di calcio giocato e calci che meriterebbero certi personaggi. Continuiamo la strada da dove l'avevamo lasciata ossia l'abbandono nei discorsi del calcio dei luoghi comuni e delle marchette. L'unica differenza e' che avro' un occhio di rigurdo per chi ci ha tradito, per chi ha tradito i tifosi e i cantori in buona fede. Il Calciofilo riapre ufficialmente. Un ringraziamento a chi riprendera' con me questo cammino.

Beppe De Beppis

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