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mercoledì, novembre 14, 2007

La situazione di Inter e Milan nel cinema di Leone

Ieri pomeriggio sono stato trascinato in una discussione cinematografica su due grandi film di Sergio Leone : "Il buono, il brutto, il cattivo" e "C'era una volta il West". Non sono impazzito di colpo, cito questa conversazione perche' nel dover analizzare la situazione di Inter e Milan mi sono reso conto che si possono azzardare analogie con i due capolavori in questione.
"C'era una volta il West" narra il passaggio dal vecchio west delle carovane al nuovo west dei treni a vapore. E' la fine di un'epoca molto affascinante ma segnata dai disordini ed il contestuale inizio di un' altra epoca forse un po' meno romantica ma con piu' benessere ed ordine. Per certi versi sembra il ritratto dell'Inter, una squadra capace di mutare completamente pelle dopo i fatti di Calciopoli. La squadra che collezionava delusioni ed amarezze e' diventata una corrazzata impressionante per quantita' e qualita' di vittorie. E' indubbio che la spinta di Calciopoli e' stata determinante e ha fruttato ai nerazzurri benefici immeritati ancor vivi e decisivi, e' pero' anche corretto dover rendere il merito a questa societa' di aver fatto delle scelte vincenti che hanno accompagnato questa spinta. Se i binari li hanno posati Guido Rossi e Borrelli, il vapore lo hanno messo Moratti e Mancini. L'Inter aveva quest'estate solo due scorie della vecchia era : Recoba ed Adriano. Il primo se ne e' andato e sta dimostrando che le paure di cederlo di Moratti erano del tutto ingiustificate, il secondo e ancora a libro paga ma non viene piu' considerato da nessuno (da antagonista di Sheva e' diventato l'antagonista di Ibou Ba). L'ultimo a dileggiarlo pubbicamente e' stato Eriksson e questo la dice lunga anche sul fatto che il brasiliano ha perso pure quel credito che miracolosamente conservava all'estero (a dire il vero piu' per loro disinformazione che per suoi meriti). Chiuso il capitolo dei pistoleri solitari che assalivano carovane senza troppa convinzione (i vari Zamorano, Kallon, Vieri, Martins) l'Inter ha inaugurato uno splendido treno che marcia poderoso tra una magia di Ibra ed una chiusura di Chivu. Un treno simbolo del cambiamento e del nuovo benessere nerazzurro. Il macchinista (Mancini) non sara' certo il migliore sulla piazza ma se il treno non si ferma non si puo' minimizzare il suo lavoro.

"Il buono, il brutto e i cattivo" e' invece un film che , sempre utilizzando molta fantasia, puo' descrivere l'attuale situazione del Milan. I rossoneri sono in una situazione stranissima : stravincono in trasferta partite insidiose e si fermano in casa la domenica dopo contro squadre che lotteranno per non retrocedere. Questa girandola di segnali contrastanti si deve secondo me alle diverse sfaccettature che compongono la squadra di quest'anno.
Il buono : Kaka vincera' il pallone d'oro ed e' un grande riconoscimento per la squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta oltre che uno stimolo per lui per continuare su questi livelli; attualmente e' senza dubbio il piu' forte giocatore del mondo. Nel "buono" inserirei anche l'imminente rientro di un campione come Ronaldo e la speranza che tutti i complimenti che si sprecano su Pato "formato allenamento" trovino poi conferma in quello che si vedra' sul campo. In ogni caso c'e' da avere speranza che qualcosa li' davanti possa cambiare.
Il brutto : il gioco del Milan degli ultimi tempi e' quanto di piu' noioso, prevedibile ed inutile si possa vedere sui campi di calcio. Le partite casalinghe sono davvero soporifere e anche quelle vinte in goleada non soddisfano mai del tutto il palato dei tifosi (un tempo su due e' spesso sulla falsariga del gioco offerto in casa). La cura : Ancelotti deve cambiare modulo, non e' possibile presentarsi sempre con gli stessi meccanismo davanti ad allenatori che hanno avuto 5 anni di tempo per studiarlo e prendere le opportune contromosse.
Il cattivo : alcune scelte societarie' sono assolutamente sbagliate, non e' possibile affidare ruoli decisivi e strategici come il gioco sulle fasce e la finalizzazione a gente o troppo vecchia o troppo incostante.Tra Cafu, Favalli, Serginho, Maldini almeno tre sono di troppo, questo non vuol dire che si tratta di giocatori scarsi (Maldini e Cafu resteranno tra i migliori laterali della storia del calcio) ma che bisogna avere il coraggio di guardare al futuro con un progetto serio e medio-lungo termine. In attacco ci sono due giocatori fortissimi ma con troppi acciacchi (Ronaldo ed Inzaghi) ed un paio di oggetti misteriosi anche se per differenti motivi (Pato e Gilardino). Manca insomma un attaccante sul quale si possa contare sempre e comunque, manca lo Sheva del recente passato o il Weah o il Bierhoff di quello un po' piu' lontano. Se la societa' capira' che la strada intrapresa quest'estate e'stata cattiva allora gli bastera' poco per poter tornare competitiva anche in campionato. L'ossatura va benissimo , bisogna pero' prendere : un portiere , un attaccante che dia garanzie per almeno 30 partite l'anno e delle riserve all'altezza.

Mentre l'Inter continua la sua corsa verso orizzonti lontani e su solidi binari, ai tifosi del Milan non resta che sperare che anche nella realta', come nel film, alla fine dell'anno prevalga il buono.

Beppe De Beppis

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1 Comments:

  • At 11/14/2007 01:44:00 PM, Anonymous Anonimo said…

    Bell'analisi, specialmente quella sull'Itner.
    Ti leggerò.
    Sono contento che il calciofilo sia rinato come la Fenicia.

     

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